CANNABIS LIGHT
La nostra cannabis rispetta la legge n°242 del dicembre 2016. Prodotto dalle migliori aziende italiane e con tenore di THC non superiore allo 0,2%. Esclusivamente per uso tecnico, sviluppo e ricerca. Prodotto non stupefacente. Vietata la vendita ai minori di anni 18.
Puoi acquistare sul sito www.msmsardegna.com
- Alla riscoperta della CANNABIS -
La Cannabis Sativa L. è tra le più antiche piante coltivate dall'uomo, si parla di una co-evoluzione risalente ad oltre 12.000 anni fa. Tracce del suo esteso impiego originato dall'Asia al resto del globo sono note presso varie culture che per secoli ne hanno fatto un uso sociale, spirituale, nutrizionale, come rimedio ed altro ancora. La canapa veniva largamente coltivata anche in Ticino dai nostri avi e, fino ai primi decenni del 1900, era ben noto come un ricavato da questa pianta potesse, tra i molti usi, rappresentare un valido rimedio contro dolori, tosse e portare sollievo alle vie respiratorie.
Oggigiorno non si tratta quindi di reinventare, ma piuttosto rivalutare ed approfondire le numerose informazioni della valenza, ora scientifica, in costante evoluzione legate al vasto potenziale della pianta rappresentato dai cannabinoidi.
I risultati sono spesso sorprendenti e la clientela predilige sempre più questo tipo di rimedi in situazioni di stress, ansie, problemi del sonno, dolori ed altri disturbi. La crescente eterogeneità di coloro che costantemente scelgono queste formulazioni è una conferma che benchè numerosi studi siano ancora necessari in ambito scientifico, parecchie persone verificano significativi benefici grazie alla canapa.
PRODOTTI AL CBD
Sono disponibili in negozio tanti prodotti al CBD con varie concentrazioni,
dal 4% sino ad arrivare al 20%, sotto forma di capsule, cristalli oppure olii concentrati.
Il Cannabidiolo (CBD) sta emergendo come potente rimedio naturale, grazie alle sue proprietà anti-infiammatorie è capace di aiutare diverse malattie precedentemente irreparabili.
Il sistema endocannabinoide nel corpo umano si attiva naturalmente in condizioni di piacere e stimola il sistema immunitario. E' connesso alla vita cosciente, all'espansione di coscienza e alla ghiandola pineale. Ci rilassa, favorisce la digestione e l'assimiliazione dei nutrienti, migliora il sonno, stimola il dimenticare: il corpo ha bisogno di dimenticare, la mente ha bisogno di dimenticare, la mente ha bisogno di lasciare andare per vivere serenamente e superare i traumi.
Le sostanze endocannabinoidi sono naturalmente prodotte dal nostro corpo, regolano la nostra vita dalla nascita alla morte e sono persino contenute nel latte materno; regolano diverse funzioni del sistema nervoso, dell'apparato cardiaco, del sistema riproduttivo e del sistema immunitario.
In molte persone il sistema endocannabinoide non funziona correttamente, magari anche per una questione genetica, e quindi l'assunzione di cannadinoidi dalla cannabis aiuta a ristabilire il naturale equilibrio nel nostro organismo attivando i recettori collegati con diverse funzioni instaurando cosi la guarigione. L'uso terapeutico della marijuana è antichissimo ma purtroppo negli anni '30 è stata vietata per discussi motivi socio-policiti.
Solo di recente la comunità scientifica è stata forzata dal crescente interesse dell'opinione pubblica ad indagarne le proprietà ed i risultati sono incredibili.
Oggi i falsi miti sembrano destinati a sgretolarsi per mano di un numero crescente di prove scientifiche e testimonianze.
- I principali vantaggi del CBD -
Il CBD allevia il dolore
Tra i vantaggi del CBD spicca la sua proprietà di analgesico naturale. Prove scientifiche suggeriscono che i cannabinoidi possono rivelarsi utili nel trattamento del dolore, inibendone la trasmissione neuronale. Il CBD riduce infiammazioni e autoimmunità.
Grazie al suo ruolo di antinfiammatorio, il CBD è un agente terapeutico che promette ottimi effetti per una varietà di disturbi infiammatori e quindi anche per tutti i disturbi autoimmuni.
Tra i vantaggi del CBD spicca la sua proprietà di analgesico naturale. Prove scientifiche suggeriscono che i cannabinoidi possono rivelarsi utili nel trattamento del dolore, inibendone la trasmissione neuronale. Il CBD riduce infiammazioni e autoimmunità.
Grazie al suo ruolo di antinfiammatorio, il CBD è un agente terapeutico che promette ottimi effetti per una varietà di disturbi infiammatori e quindi anche per tutti i disturbi autoimmuni.
Il CBD migliora notevolmente i sintomi della schizofrenia.
Le ricerche mostrano che i vantaggi del CBD includono gli effetti antipsicotici, anche se non si conosce ancora il meccanismo attraverso il quale svolge tale azione. Sembra che il cannabidiolo possegga un profilo farmacologico simile a quello di farmaci antipsicotici atipici, come si è potuto vedere dall'utilizzo di varie tecniche comportamentali e neurochimiche in studi sugli animali.
Inoltre, diversi studi dimostrano che il CBD inibisce la psicosi sperimentale umana e si è dimostrato efficace in studi clinici su pazienti con schizofrenia.
Il CBD riduce l'ansia
Il cannabidiolo ha dimostrato di ridurre l'ansia nei pazienti con disturbi d'ansia sociale, attacchi di panico,
disturbi ossessivi compulsivi e disturbi da stress post-traumatici.
Uno studio del 2011 ha confrontato gli effetti di una simulazione di public speaking su pazienti sani e su pazienti in trattamento, con disturbo d'ansia sociale. Ad un totale d i 24 pazienti con disturbo d'ansia sociale è stato somministrato il CBD, 1 ora e mezza prima della prova di public speaking.
I ricercatori hanno scoperto che il pre-trattamento con cannbidiolo ha ridotto significativamente l'ansia, la disfunzione cognitiva e il disagio nella loro prestazione e ha significativamente ridotto lo stato di allerta in previsione del loro discorso.
Uno studio del 2011 ha confrontato gli effetti di una simulazione di public speaking su pazienti sani e su pazienti in trattamento, con disturbo d'ansia sociale. Ad un totale d i 24 pazienti con disturbo d'ansia sociale è stato somministrato il CBD, 1 ora e mezza prima della prova di public speaking.
I ricercatori hanno scoperto che il pre-trattamento con cannbidiolo ha ridotto significativamente l'ansia, la disfunzione cognitiva e il disagio nella loro prestazione e ha significativamente ridotto lo stato di allerta in previsione del loro discorso.
Il CBD è ottimo nel trattamento dell'epilessia
Il CBD può essere utile contro l'epilessia che resiste al trattamento farmacologico.
In un survey report che includeva genitori di bambini con epilessia resistente ai trattamenti, l'84% ha riportato una riduzione della frequenza di crisi del loro bambino grazie all'assunzione di CBD. Questi bambini hanno riportato anche una maggiore capacità di attenzione, un migliore stato d'animo e un sonno più tranquillo. Effetti collaterali riscontrati sono stati senso di fatica e sonnolenza.
In un altro studio, dopo 3 mesi di trattamento con un estratto purificato del 98% a base di olio CBD, il 39% dei bambini con epilessia resistente al trattamento farmacologico, aveva una riduzione del 50% di crisi epilettiche.
Ancora un altro studio ha analizzato 8 pazienti affetti da epilessia secondaria, resistente a farmaci antiepilettici e 7 su 8 avevano migliorato lo stato di malattia dopo aver ricevuto 200-300 mg/d di cannabidiolo per un periodo di 4-5 mesi.
Il CBD può essere utile contro l'epilessia che resiste al trattamento farmacologico.
In un survey report che includeva genitori di bambini con epilessia resistente ai trattamenti, l'84% ha riportato una riduzione della frequenza di crisi del loro bambino grazie all'assunzione di CBD. Questi bambini hanno riportato anche una maggiore capacità di attenzione, un migliore stato d'animo e un sonno più tranquillo. Effetti collaterali riscontrati sono stati senso di fatica e sonnolenza.
In un altro studio, dopo 3 mesi di trattamento con un estratto purificato del 98% a base di olio CBD, il 39% dei bambini con epilessia resistente al trattamento farmacologico, aveva una riduzione del 50% di crisi epilettiche.
Ancora un altro studio ha analizzato 8 pazienti affetti da epilessia secondaria, resistente a farmaci antiepilettici e 7 su 8 avevano migliorato lo stato di malattia dopo aver ricevuto 200-300 mg/d di cannabidiolo per un periodo di 4-5 mesi.
Il CBD protegge dalle malattie neurodegenerative
E' stato scoperto che il CBD è in grado di impedire gli effetti tossici del neurotrasmettitore glutammato e delle specie di ossigeno radicale (ROS) nel cervello, impedendo così la morte delle cellule cerebrali. E' dimostrato che il CBD ha un'attività antiossidante maggiore
E' stato scoperto che il CBD è in grado di impedire gli effetti tossici del neurotrasmettitore glutammato e delle specie di ossigeno radicale (ROS) nel cervello, impedendo così la morte delle cellule cerebrali. E' dimostrato che il CBD ha un'attività antiossidante maggiore
della vitamina C (acido ascorbico) o della vitamina E (a-tocoferolo).
Il CBD può anche proteggere le cellule del cervello dalla tossicità beta-amiloide, rendendolo un potenziale agente terapeutico nella malattia di Alzheimer e di Parkinson, come dimostrato in più studi. È inoltre un agente di protezione contro gli effetti dell'ischemia e della sclerosi laterale amyotrofica (ALS).
Il CBD può anche proteggere le cellule del cervello dalla tossicità beta-amiloide, rendendolo un potenziale agente terapeutico nella malattia di Alzheimer e di Parkinson, come dimostrato in più studi. È inoltre un agente di protezione contro gli effetti dell'ischemia e della sclerosi laterale amyotrofica (ALS).
Il CBD allevia la nausea
La cannabis è stata usata per secoli come antinausea e antivomito. Si è scoperto che tra i vantaggi del CBD ci sono anche gli effetti antinausea e antiemetici. Il cannabidiolo agisce in maniera difasica, il che significa che in dosi basse sopprime il vomito indotto dalla tossina, ma in dosi elevate può peggiorare addirittura la nausea, o non avere alcun effetto.
La cannabis è stata usata per secoli come antinausea e antivomito. Si è scoperto che tra i vantaggi del CBD ci sono anche gli effetti antinausea e antiemetici. Il cannabidiolo agisce in maniera difasica, il che significa che in dosi basse sopprime il vomito indotto dalla tossina, ma in dosi elevate può peggiorare addirittura la nausea, o non avere alcun effetto.
Il CBD riduce l'incidenza del diabete
Uno studio del 2006 ha rilevato che il trattamento con CBD ha ridotto significativamente l'incidenza del diabete in topi diabetici non obesi, passando da un'incidenza dell'86% in topi non trattati, ad un'incidenza del 30% in quelli trattati con CBD.
Il cannabidiolo, inoltre, porta ad una significativa riduzione di livelli plasmatici di citochine pro infiammatorie. Un esame istologico degli isolotti pancreatici dei topi trattati con CBD ha rivelato un'insulite significativamente ridotta.
Nel 20l3 l'American journal of Medicine ha pubblicato uno studio che ha evidenziato l'impatto dell'uso di marijuana sulla resistenza al glucosio, all'insulina e all'insulino-resistenza tra gli adulti americani. Lo studio ha incluso 4.657 adulti di entrambi i sessi, 579 dei quali erano consumatori di marijuana nel momento dello studio e 1.975 erano stati consumatori nel passato.
Il cannabidiolo, inoltre, porta ad una significativa riduzione di livelli plasmatici di citochine pro infiammatorie. Un esame istologico degli isolotti pancreatici dei topi trattati con CBD ha rivelato un'insulite significativamente ridotta.
Nel 20l3 l'American journal of Medicine ha pubblicato uno studio che ha evidenziato l'impatto dell'uso di marijuana sulla resistenza al glucosio, all'insulina e all'insulino-resistenza tra gli adulti americani. Lo studio ha incluso 4.657 adulti di entrambi i sessi, 579 dei quali erano consumatori di marijuana nel momento dello studio e 1.975 erano stati consumatori nel passato.
I ricercatori hanno scoperto che l'uso corrente di marijuana è associato ad un livello del 16% più basso di insulina a digiuno.
Il CBD promuove la salute cardiovascolare
Uno studio del 2013 pubblicato dal British journal of Clinical Pharmacology, riporta che il CBD protegge dai danni vascolari causati da un elevato livello di glucosio, da infiammazioni o da diabete di tipo 2; inoltre, il CBD ha dimostrato di essere in grado di ridurre l'iperpermeabilità vascolare
Uno studio del 2013 pubblicato dal British journal of Clinical Pharmacology, riporta che il CBD protegge dai danni vascolari causati da un elevato livello di glucosio, da infiammazioni o da diabete di tipo 2; inoltre, il CBD ha dimostrato di essere in grado di ridurre l'iperpermeabilità vascolare
(che provoca la sindrome da permeabilità intestinale).
Il CBD è efficace nel trattamento della sclerosi multipla
Molteplici studi hanno dimostrato che la combinazione di CBD e THC è efficace e ben tollerata nel trattamento della contrazione muscolare, del dolore, dei disturbi del sonno e dell'incontinenza urinaria nelle persone con sclerosi multipla.
Molteplici studi hanno dimostrato che la combinazione di CBD e THC è efficace e ben tollerata nel trattamento della contrazione muscolare, del dolore, dei disturbi del sonno e dell'incontinenza urinaria nelle persone con sclerosi multipla.
Il CBD è efficace nel trattamento dell'artrite reumatoide
Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, i cannabinoidi possono fornire sollievo dal dolore alle articolazioni e dal gonfiore e diminuire la distruzione congiunta e la progressione della malattia. E' dimostrato che l'assunzione di CBD protegge le articolazioni contro danni gravi, diminuisce la progressione, migliora il movimento, la qualità del sonno e riduce l'infiammazione in sole 5 settimane.
Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, i cannabinoidi possono fornire sollievo dal dolore alle articolazioni e dal gonfiore e diminuire la distruzione congiunta e la progressione della malattia. E' dimostrato che l'assunzione di CBD protegge le articolazioni contro danni gravi, diminuisce la progressione, migliora il movimento, la qualità del sonno e riduce l'infiammazione in sole 5 settimane.
Il CBD migliora il sonno
La ricerca suggerisce che assumere cannabidiolo prima di andare a letto migliora il sonno nelle persone che soffrono di insonnia.
La ricerca suggerisce che assumere cannabidiolo prima di andare a letto migliora il sonno nelle persone che soffrono di insonnia.
Il CBD migliora l'appetito, riduce l'acne e la psoriasi
Diversi studi dimostrano che il cannabidiolo migliora il senso d'appetito e riduce gli effetti di acne e psoriasi.
Diversi studi dimostrano che il cannabidiolo migliora il senso d'appetito e riduce gli effetti di acne e psoriasi.
Il CBD riduce la depressione
Secondo i ricercatori, il CBD ha un'efficacia simile a quella degli antidepressivi, con effetti veloci e continui nel tempo.
Secondo i ricercatori, il CBD ha un'efficacia simile a quella degli antidepressivi, con effetti veloci e continui nel tempo.
Il CBD riduce le malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD)
La combinazione di CBD e THC può ridurre l'infiammazione e alleviare isintomi di IBD, come dolori addominali, diarrea e riduzione dell'appetito. Gli studi hanno anche dimostrato che il cannabidiolo può essere un buon candidato per normalizzare la motilità dell'intestino nei pazienti con malattia intestinale infiammatoria. Riesce a ridurre la gravità dell'infiammazione dell'intestino attraverso l'attivazione della gamma dei recettori attivata dal proliferatore perossisomico (PPAR-gamma).
La combinazione di CBD e THC può ridurre l'infiammazione e alleviare isintomi di IBD, come dolori addominali, diarrea e riduzione dell'appetito. Gli studi hanno anche dimostrato che il cannabidiolo può essere un buon candidato per normalizzare la motilità dell'intestino nei pazienti con malattia intestinale infiammatoria. Riesce a ridurre la gravità dell'infiammazione dell'intestino attraverso l'attivazione della gamma dei recettori attivata dal proliferatore perossisomico (PPAR-gamma).
Il CBD è efficace nel trattamento del cancro
Diverse relazioni scientifiche dimostrano che tra i vantaggi del cannabidiolo c'è anche quello di avere effetti pro apoptotici e antiproliferativi che inibiscono la proliferazione delle cellule tumorali.
Uno studio del 2006, pubblicato d al journal of Pharmacology e Experimental Therapeutics, ha rilevato che il cannabidiolo ha inibito la crescita di diverse linee cellulari di tumore al seno. Il CBD si comporta come un composto non tossico e gli studi dimostrano che dosi di 700mg al giorno per 6 settimane non presentano alcun effetto dannoso all'uomo, suggerendo la possibilità di lunghi trattamenti.
Secondo altri studi è dimostrato che il CBD ha effetti inibitori anche sul cancro ai polmoni, al colon e su quello cervicale, oltre che sulla leucemia.
I meccanismi attraverso i quali il CBD lavora contro il cancro sono tre:
- Riduce la capacità delle cellule tumorali di produrre energia, portandole alla morte
- Aiuta le cellule killer attivate da linfochine (LAK) a uccidere quelle tumoralì
- Blocca la segnalazione CPRSS, diminuendo la proliferazione delle cellule tumorali
li CBD è utile nel trattamento della tossicodipendenza e del tabagismo
Il cannabidiolo aiuta i tabagisti a smettere di fumare, secondo uno studio pubblicato da Addictive Behaviors. Utilizzando un inalatore contenente un composto a base di olio al CBD, la ricerca ha evidenziato come il numero di sigarette fumate dai soggetti fosse diminuito, coì come il desiderio di nicotina.
Un altro studio simile, pubblicato da Neurotherapeutics, ha rivelato un interessante effetto anche nel trattamento di persone che utilizzano oppiacei. Alcuni sintomi, tra cui ansia, dolore, insonnia e modifiche repentine dell'umore, venivano contrastate grazie a questo efficace principio attivo.
Diverse relazioni scientifiche dimostrano che tra i vantaggi del cannabidiolo c'è anche quello di avere effetti pro apoptotici e antiproliferativi che inibiscono la proliferazione delle cellule tumorali.
Uno studio del 2006, pubblicato d al journal of Pharmacology e Experimental Therapeutics, ha rilevato che il cannabidiolo ha inibito la crescita di diverse linee cellulari di tumore al seno. Il CBD si comporta come un composto non tossico e gli studi dimostrano che dosi di 700mg al giorno per 6 settimane non presentano alcun effetto dannoso all'uomo, suggerendo la possibilità di lunghi trattamenti.
Secondo altri studi è dimostrato che il CBD ha effetti inibitori anche sul cancro ai polmoni, al colon e su quello cervicale, oltre che sulla leucemia.
I meccanismi attraverso i quali il CBD lavora contro il cancro sono tre:
- Riduce la capacità delle cellule tumorali di produrre energia, portandole alla morte
- Aiuta le cellule killer attivate da linfochine (LAK) a uccidere quelle tumoralì
- Blocca la segnalazione CPRSS, diminuendo la proliferazione delle cellule tumorali
li CBD è utile nel trattamento della tossicodipendenza e del tabagismo
Il cannabidiolo aiuta i tabagisti a smettere di fumare, secondo uno studio pubblicato da Addictive Behaviors. Utilizzando un inalatore contenente un composto a base di olio al CBD, la ricerca ha evidenziato come il numero di sigarette fumate dai soggetti fosse diminuito, coì come il desiderio di nicotina.
Un altro studio simile, pubblicato da Neurotherapeutics, ha rivelato un interessante effetto anche nel trattamento di persone che utilizzano oppiacei. Alcuni sintomi, tra cui ansia, dolore, insonnia e modifiche repentine dell'umore, venivano contrastate grazie a questo efficace principio attivo.